Il jazz ti piace (e non lo sapevi)
Mi sento di iniziare questo articolo con un'espressione poco elegante che mi ripeteva spesso un mio ex fidanzato musicista: "il jazz è come peta*e: piace solo a chi lo fa" (sarà per questo che gli Aristogatti cantavano "tutti quanti voglion fare il jazz?").
Che dire, lui non è un jazzista e neppure una persona particolarmente raffinata, eppure quella frase, per una liceale come me, aveva senso!
Non so voi, ma io ai tempi della scuola passavo dal metal all'hip-hop, deviando per la musica classica e l'elettronica. Avevo un cd di Miles Davis che ascoltavo mentre dipingevo ma certamente più per sentirmi cool che per l'amore del genere.
Di ascoltare brani interamente instrumentali, senza una melodia guida (tipica della musica pop, che ti invita ad ascoltarla come un abbraccio materno, un luogo sicuro di cui conosci ogni anfratto), possibilmente intervallati da solismi stravaganti, non se ne parlava.
Eppure, fino a qualche tempo fa non mi ero mai trovata a scegliere scientemente il jazz da mettere nelle orecchie - pur essendo io appassionata di svariati generi musicali e sempre alla ricerca di nuove frontiere sul campo -.
Certo, una jam session a Berlino particolarmente animata mi aveva molto divertita (mai come aveva divertito i musicisti stessi, da cui la frase sopra).
Il primo vero incontro ravvicinato con il jazz è arrivato all'Università: un po' per via di un'amica che suonava il sax, un po' dietro la spinta del Professore di Analisi economica del diritto (il quale sembrava tenesse più alla nostra educazione in fatto di musica che in costi transattivi), ho creato la mia prima playlist Jazz.
Abbandonata dopo appena 4 brani, tre dei quali di Bill Evans.
L'epifania vera è arrivata molto tempo dopo, che la lunga via universitaria era ormai smarrita (ma non lo studio, quello non finisce mai!).
Scorrendo Tiktok mi sono trovata a soffermarmi su alcuni video che presentavano immagini e illustrazioni dall'estetica retrò, prevalentemente interni dal design lineare, accompagnati da musiche - appunto - jazz.
Alcuni di questi brani, diventati "virali", mi sono piaciuti subito tantissimo: forse perchè a piacermi erano le figure che accompagnavano e che rievocavo nella mente riascoltandoli? Non lo so; sta di fatto che le ho cercati per aggiungerli alla ritrovata Playlist.
Per non parlare dei video su Youtube del tipo "musica jazz vintage che proviene da un'altra stanza mentre piove": il focus non è il jazz, ma il relax che deriva dall'idea di trovarsi in una situazione simile. Un grammofono, stare a casa durante il maltempo, possibilmente su un divano accogliente, rigorosamente di velluto.
Ancora: decido, spinta da una voglia di una mai anacronistica lettura delle relazioni, di riguardare Sex and the City.
Forse non a tutte le persone che come me amano la celebre serie tv che vede Carrie come protagonista è chiaro quale sia il fil rouge che lega le vicende di quattro amiche nella New York degli anni 90/00: ed è proprio il Jazz. Ironicamente, il jazzista che Carrie frequenta brevemente nella serie è proprio un musicista egocentrico, a riprova che in effetti non si tratta propriamente di musica "per tutti" e che chi la fa ne potrebbe esserne ossessionato in modo per gli altri incomprensibile.
Come per i video retrò, tuttavia, il genere fa da perfetta cornice alle passeggiate in Central Park, ai cocktail bar di Manhattan, ai ristoranti lussuosi e ai momenti di shopping per la 5th, fungendo da ingrediente segreto che accompagna una serie davvero senza tempo.
Insomma, decidendo di estrapolare il Jazz dal contesto in cui, così ben inserito, faceva da sottofondo, ho capito che mi piaceva e parecchio anche se... non lo faccio!
Adesso non mi rimane che esplorarne i moltissimi sottogeneri, conoscerne gli artisti e arricchire la mia Playlist, di cui vi lascio alcune canzoni, nel caso voleste fare lo stesso:
https://www.youtube.com/watch?v=CrYWrPTh9Ug - Quarto de Hotel, Hareton Salvanini
https://www.youtube.com/watch?v=CJkGGslFneE - Jazz is for ordinary people, Berlioz
https://www.youtube.com/watch?v=efj_BYAd_dI - They say it's spring, Blossom Dearie
https://www.youtube.com/watch?v=_uCL1_YcRwk - How deep is the ocean? - Bill Evans
https://www.youtube.com/watch?v=1QsvWyQ2A4E - Souvenir d'Italie - Lelio Luttazzi
Buon ascolto!
E.
Ottimo spunto! Sono quasi totalmente d'accordo con te. Io me ne sono innamorato frequentando il Jimmy Glass jazz bar di Valencia. Il giovedì sera davanti ad un bicchiere di whiskey mi dilettavo ad ascoltare artisti spagnoli che passavano dì lì. Consiglio vivamente.
RispondiEliminaS.